I santi dell’America Centrale trovano sicurezza spirituale nel Vangelo

Inserito da Jason Swensen, redazione di Church News

  • 3 Aprile 2015

L’anziano Neil A. Andersen saluta i giovani dell’Honduras durante la visita effettuata nell’America Centrale a marzo 2015.  Fotografia pubblicata per gentile concessione dell’Area America Centrale.

“Le nostre riunioni erano benedette da uno spirito possente e celestiale mentre confermavamo l’importanza di ogni persona per il proprio Padre Celeste e mentre testimoniavamo del potere amorevole dell’Espiazione del Salvatore”. — Anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli

Il Libro di Mormon offre un’importante promessa evangelica ai popoli dell’America Centrale:

“E in quel giorno il residuo della nostra posterità saprà di essere del casato d’Israele e di essere il popolo dell’alleanza del Signore; e allora essi sapranno e verranno a conoscenza dei loro antenati, e anche a conoscenza del Vangelo del loro Redentore, che fu da lui impartito ai loro padri; pertanto essi verranno a conoscenza del loro Redentore e dei punti precisi della sua dottrina, affinché possano sapere come venire a lui ed essere salvati” (1 Nefi 15:14).

L’anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto che è possibile vedere la realizzazione di “quel giorno” in tutte le nazioni dell’America Centrale.

“Lì potete sentire la forza che viene dai figli di Lehi”, ha detto l’anziano Andersen. “Potete vederla nel viso delle persone e nelle risposte che danno alle vostre domande”.

L’apostolo è stato intervistato dal Church News a seguito della recente visita alla regione dell’America Latina in cui i Santi degli Ultimi Giorni sono numerosi e in cui ha presieduto a una revisione dell’Area America Centrale.

Alla revisione annuale hanno preso parte anche l’anziano Richard J. Maynes della Presidenza dei Settanta e il vescovo Dean M. Davies, secondo consigliere del Vescovato Presiedente.

Da sinistra, l’anziano Kevin R. Duncan, il vescovo Dean M. Davies, l’anziano Richard J. Maynes e l’anziano Neil L. Andersen salutano i membri a conclusione di una conferenza per i dirigenti del sacerdozio tenuta a Città del Guatemala, in Guatemala. Fotografia pubblicata per gentile concessione dell’Area America Centrale.

Oltre a condurre la revisione presso la sede centrale dell’area a Città del Guatemala, i Fratelli in visita hanno presieduto a varie riunioni per i membri, i missionari, i dirigenti del sacerdozio locali e i giovani adulti non sposati tenute in diverse città dell’America Centrale.

L’anziano Andersen, l’anziano Maynes e il vescovo Davies hanno partecipato insieme ad alcune delle riunioni e poi si sono separati per altre per poter fare visita a quante più regioni possibili.

Durante il tempo trascorso in America Centrale, l’anziano Andersen si è recato in Honduras e in Guatemala. Oltre alle visite in quelle nazioni, l’itinerario dell’anziano Maynes includeva riunioni in Costa Rica, mentre il vescovo Davies ha presieduto a riunioni tenute in Nicaragua.

L’anziano Maynes ha detto che uno dei momenti speciali della visita in America Centrale è stata la riunione con i missionari delle otto diverse missioni di Honduras, Guatemala, Nicaragua e Costa Rica.

“I missionari a tempo pieno che servono in questi paesi vengono da tutto il mondo e stanno ottenendo risultati incredibili”, ha detto.

L’anziano Maynes ha sottolineato che nell’Area America Centrale ci sono circa tremilaquattrocento missionari a tempo pieno che sono stati chiamati nella zona stessa. “Il numero di missionari che servono nell’area e di quelli chiamati nell’area stessa sono quasi identici, il che rende la zona autosufficiente per quanto riguarda i missionari”.

La visita effettuata in America Centrale è stata una sorta di riunione missionaria per l’anziano Maynes e il vescovo Davies. I due erano colleghi quando hanno svolto la missione in Uruguay, quarantatré anni fa.

L’anziano Andersen ha detto di aver trovato, in ogni località, membri umili e devoti che hanno una profonda comprensione della dottrina del vangelo del Signore.

“Le loro domande e la profondità delle loro osservazioni erano tutte molto spirituali”, ha detto. “Hanno abbracciato il Vangelo ed esso diventa parte fondamentale del loro essere”.

Il vescovo Davies ha aggiunto che molti membri dell’America Centrale hanno problemi economici in famiglia. “Essi sono, tuttavia, ricchi per quanto concerne le cose che contano veramente”.

L’anziano Andersen ha detto che, come i fedeli Santi degli Ultimi Giorni di tutto il mondo, i membri dell’America Centrale hanno trovato nel Vangelo “sicurezza spirituale”.

Le numerose case di riunione dell’America Centrale sono un rifugio e un santuario in cui proteggersi dai problemi del mondo esterno.

“In tutta l’America Centrale, negli edifici della Chiesa, si può avvertire la sensazione di benessere”, ha osservato il vescovo Davies. “Sono rimasto estremamente colpito dalla riverenza che abbiamo percepito”.

Oltre duemila giovani adulti non sposati riuniti per una riunione speciale tenuta a Città del Guatemala. Fotografia pubblicata per gentile concessione dell’Area America Centrale.

A conclusione della riunione per i giovani adulti non sposati di Città del Guatemala, dove lo Spirito si sentiva in modo possente, la congregazione, composta da più di duemila persone, si è alzata in piedi, ma nessuno si è mosso dal proprio posto.

L’anziano Andersen e gli altri Fratelli hanno raggiunto la congregazione e hanno cominciato a stringere la mano alle persone. Anche dopo essere stati invitati a uscire, come avrebbero dovuto, nessuno si è mosso.

Sono rimasti tutti in piedi, riverenti, per i quindici minuti durante i quali i Fratelli sono passati silenziosamente da una fila all’altra per stringere la mano a centinaia di persone. Lo Spirito presente nell’edificio era amplificato.

I giovani adulti hanno inoltre sorpreso l’anziano Andersen e sua moglie, la sorella Kathy Andersen, cantando una versione improvvisata di “Tanti auguri a te” in spagnolo per il compleanno della sorella Andersen.

L’anziano Andersen ha riferito che la revisione formale dell’Area America Centrale è stato un enorme successo. I Fratelli in visita hanno incontrato la presidenza di area — gli anziani Kevin R. Duncan, Adrian Ochoa e Jose L. Alonso dei Settanta — per parlare dell’opera della Chiesa in tutta la regione, tra cui l’opera missionaria, il lavoro di tempio di storia familiare, il lavoro e altre questioni di carattere temporale e i programmi di istruzione della Chiesa.

I Fratelli hanno visitato anche i siti dell’America Centrale in cui la Chiesa ha costruito una nuova versione delle case di riunione, progettate per integrarsi naturalmente nelle comunità in cui sono edificate. È possibile completarle in molto meno tempo rispetto al precedente modello delle case di riunione.

In America Centrale si sta costruendo una nuova versione di case di riunione economiche e integrate nella comunità, come questo edificio della Chiesa in Nicaragua. Foto pubblicata per gentile concessione del vescovo Dean M. Davies.

L’anziano Neil L. Andersen, altre Autorità generali e altri dirigenti della Chiesa insieme alle rispettive mogli, riuniti nel sito della costruzione di una delle nuove generazioni di case di riunione dell’America Centrale. Fotografia pubblicata per gentile concessione dell’Area America Centrale.

“Sono edifici funzionali in tutto ed efficaci dal punto di vista dei costi, è inoltre facile costruirli ed effettuarne la manutenzione”, ha detto il vescovo Davies. “Abbelliscono la comunità senza esagerare”.

L’anziano Andersen ha detto che il nuovo modello di case di riunione integrate nella comunità è un altro elemento del fatto che la Chiesa sta diventando effettivamente “una Chiesa mondiale”.

La Chiesa è ancora giovane nell’America Centrale. Il Vangelo non è stato insegnato molto, in nessuno dei paesi, fino a dopo la Seconda guerra mondiale. In questo breve periodo di tempo, però, l’America Centrale è diventata una vera fonte di forza per la Chiesa.

Il vescovo Davies ha detto che, nell’America Centrale, la Chiesa è giovane ed è “veramente una generazione emergente”. Molti giovani appartengono alla seconda e perfino alla terza generazione di Santi degli Ultimi Giorni. È possibile trovare migliaia di missionari ritornati che servono negli oltre cento pali dell’area.

L’anziano Andersen ha parlato anche dell’impatto duraturo che il tempio ha avuto nella zona. L’Area America Centrale può a ragione essere definita la “terra dei templi”.

Negli ultimi anni, sono stati costruiti e dedicati templi a Panama, in Costa Rica, in Honduras, a El Salvador e in Guatemala.

L’apostolo è tornato dalla visita edificato dalla fede e dalla forza dei membri dell’America Centrale. È ottimista riguardo al futuro.

“Le nostre riunioni erano benedette da uno spirito possente e celestiale mentre confermavamo l’importanza di ogni persona per il proprio Padre Celeste e mentre testimoniavamo del potere amorevole dell’Espiazione del Salvatore”.


Alla recente revisione dell’Area America Centrale hanno preso parte diverse Autorità generali — tra cui l’anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli, l’anziano Richard J. Maynes della presidenza dei Settanta e il vescovo Dean M. Davies del Vescovato Presiedente. Erano accompagnate dalle rispettive consorti: la sorella Kathy Andersen, la sorella Nancy Maynes e la sorella Darla Davies.

Ha partecipato anche la presidenza dell’Area America Centrale: l’anziano Kevin R. Duncan, l’anziano Adrian Ochoa e l’anziano Jose L. Alonso, tutti dei Settanta. I fratelli erano accompagnati dalle rispettive consorti: la sorella Nancy Duncan, la sorella Nancy Ochoa e la sorella Rebeca Alonso.