La sorella Burton invita a mantenere una prospettiva eterna

Inserito da Sorella Linda K. Burton, presidentessa generale della Società di Soccorso

  • 17 Febbraio 2016

Scegliere di agire con positività nei momenti difficili invece di reagire emotivamente può ispirare, benedire e rallegrare noi stessi e gli altri.

Punti salienti dell’articolo

  • Attenti ai paragoni.
  • Il cambiamento può minare la resilienza.
  • Affrontare la depressione.
  • Mantenere una prospettiva eterna
  • Ricordare il proprio valore infinito.

“Una delle cose migliori che possiamo fare per mantenere una prospettiva eterna è rafforzare la nostra fede nel nostro Padre Celeste e in Suo Figlio, il nostro Salvatore Gesù Cristo, ricordando quanto valiamo per Loro e quanto ci amano”. — Sorella Linda K. Burton, presidentessa generale della Società di Soccorso

Di recente ho avuto il privilegio di far visita a una Società di Soccorso i cui membri sono tutte sorelle anziane tra gli ottanta e i novanta anni. Dato che è inverno in questa parte del mondo, è un periodo che può risultare difficile per chi è costretto a casa o ha difficoltà a spostarsi.

Nel tentativo di risollevare il morale a queste sorelle che hanno la loro bella porzione di problemi di salute, di malanni, di dolori e di altre difficoltà, una dolce sorella ha raccontato qualcosa che ricordava di aver sentito dire a una ragazzina perspicace. A quanto pare la bambina aveva sentito che qualcuno era triste e che stava avendo una giornata “nera”. Con tutta la sua innocenza, la bimba ha detto: “Se le giornate ‘nere’ ti rendono triste, falle di un altro colore!”.

A volte questo approccio solare è tutto quello che serve. Il semplice raddrizzare le spalle e scegliere di vedere il lato positivo delle cose può spesso invertire la tendenza delle nostre giornate “nere”. Scegliere di agire con positività nei momenti difficili invece di reagire emotivamente può ispirare, benedire e rallegrare noi stessi e gli altri.

Attenti ai paragoni

Un’altra sfida al nostro benessere emotivo potrebbe essere il cadere nella trappola del paragonarci agli altri. Potremmo essere tentati a chiederci perché non siamo così in forma o creativi o intelligenti o … o … o. Basta nominare qualsiasi cosa e, se non stiamo attenti, potremmo facilmente scivolare lungo il pendio incerto del paragone.

Quando ci impegniamo a mantenere una prospettiva eterna, vedendo il “quadro generale” piuttosto che focalizzarci sulle difficoltà della vita che a volte ci appannano la vista, possiamo gestire meglio sia il nostro benessere emotivo sia quello mentale.

Il semplice raddrizzare le spalle e scegliere di vedere il lato positivo delle cose può spesso invertire la tendenza delle nostre giornate “nere”.

Adoro il saggio consiglio della sorella Rosemary Wixom di cercare l’approvazione del Signore invece di desiderarla “dal mondo che ci circonda o dai nostri contatti su Facebook o Instagram” (“Scoprire la divinità che è in noi”, conferenza generale di ottobre 2015).

Persino valorosi discepoli menzionati nelle Scritture, come Marta, sono caduti preda del paragone. Marta chiese: “Signore, non t’importa che mia sorella m’abbia lasciata sola a servire?” (Luca 10:40). Questo causò il rimprovero gentile del Salvatore, il quale, sicuramente con grande amore, rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e t’inquieti di molte cose, ma di una cosa sola fa bisogno. E Maria ha scelto la buona parte” (Luca 10:41–42).

La risposta data dal Salvatore a Pietro, il quale, con la domanda: “E di lui che sarà?” (Giovanni 21:21) dimostrava di paragonarsi con gli altri confrontando il proprio incarico con quello di Giovanni, mette in guardia dal fare paragoni. Gesù gli rispose: “Se voglio che rimanga finch’io venga, che t’importa? [Tu seguimi]” (Giovanni 21:22).

Il cambiamento può minare la resilienza

A volte i cambiamenti o le avversità che affrontiamo — come la malattia, l’avanzare dell’età, la morte o il divorzio — possono essere devastanti e ricadere pesantemente sul nostro benessere emotivo, mentale e fisico. Recentemente, durante un consiglio in cui discutevamo della salute emotiva e mentale, ci è stato insegnato da alcuni specialisti di igiene mentale quanto la caratteristica della “resilienza” sia essenziale per il nostro benessere emotivo e mentale. Ci hanno insegnato che alcuni degli attributi della resilienza sono:

  • La capacità di adattarsi al cambiamento o di accettarlo.
  • L’impegno nei confronti di mansioni e rapporti con gli altri.
  • La capacità di lavorare ai cambiamenti che si è in grado di controllare associata all’abilità di lasciare andare ciò che non si può controllare.
     

Ciascuno di noi potrebbe chiedersi: “Qual è il mio livello di resilienza?”. Come genitori potremmo chiederci: “In che modo sto aiutando i miei figli a diventare più resilienti?”.

Affrontare la depressione

In un discorso edificante in cui parlava della prova durissima che è la depressione, l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha chiesto: “Qual è la vostra migliore reazione quando le difficoltà mentali o emotive assalgono voi o chi amate?”. Quindi ha implorato chi soffre di disturbo depressivo maggiore, o depressione, con queste parole: “Innanzi tutto, non perdete mai la fede nel vostro Padre Celeste, che vi ama più di quanto possiate comprendere” (“Simile a un vaso rotto”, conferenza generale di ottobre 2013). Poi ha fatto sei raccomandazioni:

  • Perseguite con fede le pratiche religiose ormai consolidate che portano lo Spirito nella vostra vita.
  • Ricercate il consiglio di chi detiene le chiavi del vostro benessere spirituale.
  • Chiedete e tenete care le benedizioni del sacerdozio.
  • Prendete il sacramento ogni settimana.
  • Attenetevi saldamente alle promesse dell’Espiazione di Gesù Cristo che aiutano sul cammino della perfezione.
  • Credete nei miracoli.

Mantenere una prospettiva eterna

Il nostro scopo nella Società di Soccorso è aiutare le sorelle a prepararsi per le benedizioni della vita eterna. Quando ci impegniamo a mantenere una prospettiva eterna, vedendo il “quadro generale” piuttosto che focalizzarci sulle difficoltà della vita che a volte ci appannano la vista, possiamo gestire meglio sia il nostro benessere emotivo sia quello mentale.

Da molti anni amo una citazione condivisa dal presidente Gordon B. Hinckley. Mi aiuta a mantenere le cose nella giusta prospettiva quando non sono del tutto stabile. “La vita è come un viaggio in treno nel secolo scorso: ritardi, deviazioni, fumo, polvere, fuliggine e scossoni, intervallati ogni tanto da bellissimi panorami e da improvvisi scatti di velocità. Il segreto del successo è ringraziare il Signore per averci concesso di fare questo viaggio (citazione fatta in un discorso intitolato “God Shall Give unto You Knowledge by His Holy Spirit” tenuto il 25 settembre 1993 a una riunione della BYU; vedi anche “Una conversazione con gli adulti non sposati”, La Stella, novembre 1997, 20).

Ricordare il proprio valore infinito

Una delle cose migliori che possiamo fare per mantenere una prospettiva eterna è rafforzare la nostra fede nel nostro Padre Celeste e in Suo Figlio, il nostro Salvatore Gesù Cristo, ricordando quanto valiamo per Loro e quanto ci amano.

Una delle cose migliori che possiamo fare per mantenere una prospettiva eterna è rafforzare la nostra fede nel nostro Padre Celeste e in Suo Figlio, il nostro Salvatore Gesù Cristo, ricordando quanto valiamo per Loro e quanto ci amano. Il Salvatore ci ha invitato a ricordare “che il valore delle anime è grande agli occhi di Dio” (DeA 18:10). Questo vale per tutti i figli di Dio, compresi voi e io. Le nostre imperfezioni non cambiano il modo in cui veniamo ritenuti preziosi e amati. Con quale frequenza leggiamo i versetti riportati immediatamente dopo e che descrivono quanto valiamo per Dio? “Poiché, ecco, il Signore vostro Redentore soffrì la morte nella carne” (DeA 18:11), “e queste sofferenze fecero sì che io stesso […] tremassi per il dolore e sanguinassi da ogni poro” (DeA 19:18). Ecco quanto ci ama! Come Alma, chiedo: “Non aumenterà ciò la vostra fede?” (Alma 32:29).

Mi auguro che resisteremo al desiderio di ottenere consensi da chi ci circonda e che cercheremo l’approvazione del Signore mentre proviamo a essere emotivamente e mentalmente resilienti per affrontare le difficoltà e i cambiamenti della vita. So che, se lo faremo con fede, Egli ci rassicurerà del Suo amore e del valore che abbiamo per Lui.