2017
Uno sguardo alla riunione di consiglio
November 2017


Uno sguardo alla riunione di consiglio

È domenica mattina e quarantacinque sorelle del Rione di Bugambilias, a Guadalajara, in Messico, siedono in consiglio. Dopo l’inno di apertura, Yara Ramirez, la presidentessa della Società di Soccorso, invita alcune di loro a raccontare esperienze scaturite dalla lezione della settimana prima.

Dopo che le sorelle parlano delle rispettive esperienze per alcuni minuti, la sorella Ramirez scrive una sola parola alla lavagna prima di prendere posto nel cerchio.

Scrive: “Unità”.

Secondo le indicazioni della sorella Ramirez, le sorelle prendono Mosia 18:21 e leggono: “avendo i loro cuori legati in unità e in amore gli uni verso gli altri”.

La presidentessa chiede: “Che cosa possiamo fare noi, come Società di Soccorso, per mettere in pratica questo versetto?”.

Le sorelle pensano per qualche minuto. “I giovani non possono andare al tempio”, dice una sorella, “non ci sono abbastanza sorelle adulte per accompagnarli”.

“Non ne avevo idea”, dice un’altra sorella, visibilmente sorpresa. “Se non sai che c’è un bisogno”, chiede, “come puoi essere d’aiuto?”.

“Ecco perché siamo qui”, risponde la sorella Ramirez. “Ci sono bisogni come questo di cui vengo a conoscenza durante i consigli di rione per cui tutti possiamo fare la nostra parte”.

“Perché non facciamo un calendario?”, suggerisce qualcuno. Ora il gruppo è più interessato. “Penso che i giovani abbiano un orario stabilito al tempio un giovedì al mese”.

“Faccio fatica ad andare al tempio io stessa”, ammette una giovane madre del gruppo. “Non ci vado da tanto tempo e mi sono sentita un tantino egoista. Mi piacerebbe andarci e servire”, dice.

Diverse sorelle fanno un cenno di assenso. Anche per loro è difficile andare al tempio tanto spesso quanto vorrebbero.

Un’altra giovane madre suggerisce di badare le une ai figli delle altre e di stabilire dei turni per andare al tempio.

Poi, le sorelle iniziano a informarsi dove vive ciascuna di loro e chi delle altre abita nelle vicinanze. Dopodiché, parlano di come potrebbero fare a turno per aiutare i giovani a partecipare alle loro attività.

“Beh, dovremo anche conoscerci a vicenda”, dice qualcuno. “Dovremmo fare delle attività!”.

Le sorelle continuano a commentare, offrendo suggerimenti e facendo domande.

Alla fine del consiglio, la sorella Ramirez chiede alla sua segretaria di riassumere i verbali. “Come vi siete sentite tutte voi durante il consiglio?”, chiede.

Le sorelle rispondono che si sono sentite più consapevoli delle rispettive necessità, che il loro servizio è necessario e che si trovavano fra amiche.

“In base a quanto vissuto oggi, su quali azioni specifiche vogliamo concentrarci questo mese come Società di Soccorso?”, chiede.

Come gruppo, decidono di pranzare insieme quella domenica, dopo le riunioni, portando ognuna qualcosa, di iniziare a giocare a pallavolo ogni giovedì sera, di fare un calendario per recarsi al tempio e di programmare come aiutare i giovani a partecipare alle loro attività.

“Oggi abbiamo sperimentato l’unità”, conclude la sorella Ramirez, invitando ciascuna sorella a pensare a dei modi in cui poter servire durante la settimana. “Lo Spirito Santo continuerà a darci suggerimenti mentre agiamo individualmente e come Società di Soccorso. Vi invito a essere pronte a parlare delle vostre esperienze la prossima domenica”.