2012
Figlie nel mio regno
Marzo 2012


Messaggio delle insegnanti visitatrici

Figlie nel mio regno

Studiate questo materiale e, in base alle necessità, parlatene con le sorelle che visitate. Usate le domande per rafforzare le sorelle e fare della Società di Soccorso una parte attiva della vostra vita.

Fede, Famiglia, Soccorso

Siamo figlie del nostro Padre Celeste. Ci conosce, ci ama e ha un piano per noi. Parte di quel piano comprende la venuta sulla terra per imparare a scegliere il bene invece che il male. Quando scegliamo di obbedire ai comandamenti di Dio, Lo onoriamo e riconosciamo la nostra identità di figlie di Dio. La Società di Soccorso ci aiuta a ricordare questo divino retaggio.

La Società di Soccorso e la sua storia ci rafforzano e sostengono. Julie B. Beck, presidentessa generale della Società di Soccorso, ha detto: “In quanto figlie di Dio, vi state preparando per incarichi eterni e avete tutte una identità, una natura e una responsabilità proprie della donna. Il successo delle famiglie, delle comunità, della Chiesa e del prezioso piano di salvezza dipende dalla vostra fedeltà. … [il nostro Padre Celeste] desiderava che la Società di Soccorso fosse di aiuto per rafforzare il Suo popolo e prepararlo a ricevere le benedizioni del tempio. Stabilì [la Società di Soccorso] per allineare le Sue figlie con la Sua opera e contare sul loro appoggio per edificare il Suo regno e rafforzare le famiglie di Sion”.1

Il nostro Padre Celeste ci ha affidato un’opera specifica per aiutare a edificare il Suo regno. Ci ha inoltre benedetti con i doni spirituali di cui abbiamo bisogno per adempiere quest’opera specifica. Tramite la Società di Soccorso, abbiamo l’opportunità di usare i nostri doni per rafforzare le famiglie, aiutare chi ha bisogno e imparare a vivere come un discepolo di Gesù Cristo.

Il presidente Dieter F. Uchtdorf, secondo consigliere della Prima Presidenza, riguardo all’essere discepoli ha detto: “Camminando pazientemente sul sentiero che porta a diventare discepoli, noi dimostriamo a noi stessi la misura della nostra fede e della nostra disponibilità ad accettare la volontà di Dio piuttosto che la nostra”.2

Ricordiamoci che siamo figlie di Dio e sforziamoci di vivere come Suoi discepoli. Nel farlo, aiuteremo a edificare il regno di Dio qui sulla terra e diverremo degni di tornare alla Sua presenza.

Dalle Scritture

Zaccaria 2:10; Dottrina e Alleanze 25:1, 10, 16; 138:38–39, 56; “La famiglia: un proclama al mondo” (Liahona, novembre 2010, 129)

Dalla nostra storia

Il 28 aprile 1842, il profeta Joseph Smith disse alle sorelle della Società di Soccorso: “Voi siete ora in una situazione in cui potete agire secondo questi sentimenti umanitari che Dio ha impiantato in [voi]… Se vi dimostrerete all’altezza dei vostri privilegi non si potrà impedire agli angeli di stare al vostro fianco”.3

Nel 1893, Zina D. H. Young, terza presidentessa generale della Società di Soccorso, riconoscendo il potere della Società di Soccorso di servire gli altri e di aiutare gli individui ad accrescere la loro fede, fece una promessa alle sorelle dicendo: “Se scavate nelle profondità del vostro cuore, troverete, con l’aiuto dello Spirito del Signore, la perla di gran prezzo, la testimonianza di quest’opera”.4

Note

  1. Julie B. Beck, “‘Figlie nel mio regno’: La storia e l’opera della Società di Soccorso”, Liahona, novembre 2010, 112, 114.

  2. Dieter F. Uchtdorf, “La via del discepolo”, Liahona, maggio 2009, 76.

  3. Joseph Smith, History of the Church, 4:605.

  4. Zina D. H. Young, “How I Gained My Testimony of the Truth,” Young Woman’s Journal, aprile 1893, 319.

Illustrazione fotografica di Christina Smith © IRI