2007
Perdere il campionato del mondo
Giugno 2007


Perdere il campionato del mondo

In Brasile c’è uno sport che tutti amano: il calcio. E non c’è evento calcistico più importante del campionato del mondo. Così, quando Fabiana Silva, membro del Rione Brasil, Palo di Vitória da Conquista, vinse una competizione e avrebbe potuto assistere in Francia al Campionato del mondo di calcio 1998, era ultrafelice, ma non aveva la più pallida idea che quella sarebbe diventata un’occasione per fare opera di proselitismo.

Gli altri vincitori del concorso non poterono fare a meno di notare le norme osservate da Fabiana man mano che assistevano a partita dopo partita e che il Brasile si qualificava per la finale contro la Francia. Rispettarono la sua modestia nel vestire, l’atteggiamento positivo e il linguaggio pulito. Tale rispetto, tuttavia, si tramutò in scetticismo, quando ella disse loro che non avrebbe assistito alla finale, perché si sarebbe giocata di domenica.

Nonostante la pressione e persino l’essere messa in ridicolo dal gruppo, Fabiana rimase ferma nei suoi propositi. Domenica rimase in albergo a leggere le Scritture, perché non sapeva dove fosse una casa di riunione locale. Il Brasile perse e il gruppo ritornò a casa.

Qualche settimana dopo Fabiana fu sorpresa di ricevere una lettera da Fábio Fan, un altro vincitore del concorso, il quale abitava dall’altra parte del paese. Egli le raccontò di essere stato colpito dai suoi standard e che stava investigando la Chiesa. In seguito le inviò un’altra lettera: era stato battezzato. Fábio poi contribuì a portare altri familiari nella Chiesa e svolse una missione.

Anche Fabiana svolse una missione, a Campinas, in Brasile, per la quale era ben preparata perché aveva già appreso che «lo strumento più efficace che avremo mai a disposizione è la bontà della nostra vita e del nostro esempio».1

Nota

  1. Gordon B. Hinckley, «Pascete gli agnelli», La Stella, luglio 1999, 121.