Conferenza generale
La più grande storia di Pasqua mai raccontata
Conferenza generale di aprile 2023


La più grande storia di Pasqua mai raccontata

Guardate il Libro di Mormon sotto una nuova luce e considerate la profonda testimonianza che esso porta della realtà del Cristo risorto.

La lettera della Prima Presidenza sulla Pasqua

Probabilmente ricorderete di aver sentito leggere una lettera della Prima Presidenza nel vostro rione o ramo diverse settimane fa. Quella lettera annunciava che domenica prossima — la domenica di Pasqua — tutti i rioni e i rami devono riunirsi solo per la riunione sacramentale, lasciando più tempo per rendere il culto a casa in famiglia al fine di commemorare questa festa così importante.1

La lettera della Prima Presidenza ha attirato la mia attenzione e mi ha fatto riflettere sul modo in cui la nostra famiglia ha festeggiato la Pasqua nel corso degli anni. Più pensavo ai nostri festeggiamenti, più mi sono ritrovato a chiedermi se stiamo inavvertitamente sminuendo il vero significato di questa festa, così centrale per tutti i credenti in Gesù Cristo.

Tradizioni natalizie e tradizioni pasquali

Questi pensieri mi hanno portato a meditare sulla differenza tra come abbiamo festeggiato il Natale e come abbiamo festeggiato la Pasqua. Nel corso del mese di dicembre, in qualche modo riusciamo ad accostare il divertimento di “Jingle Bells”, delle calze natalizie e dei regali ad altre tradizioni più profonde — come prendersi cura dei bisognosi, cantare i nostri canti e inni di Natale preferiti e naturalmente aprire le Scritture e leggere la storia di Natale in Luca 2. Ogni anno, quando leggiamo questa amata storia da una grande vecchia Bibbia, la nostra famiglia fa ciò che probabilmente fa la vostra: vestiti con asciugamani sulla testa e sulle spalle e indossando accappatoi per rappresentare Giuseppe, Maria e i molti che vennero ad adorare il bambino Gesù, rievochiamo la preziosa storia natalizia della nascita del Salvatore.

I festeggiamenti della nostra famiglia a Pasqua, tuttavia, sono stati alquanto diversi. Credo che, per garantire la parte significativa e incentrata su Cristo della Pasqua, la nostra famiglia si sia affidata principalmente all’andare in chiesa; poi, come famiglia, ci siamo riuniti per condividere altre tradizioni legate alla Pasqua. Mi è piaciuto molto guardare i nostri figli e ora i nostri nipoti andare a caccia delle uova pasquali e rovistare i cestini pasquali.

La lettera della Prima Presidenza, però, è stata un campanello d’allarme. Non solo ha invitato tutti noi a fare in modo che la nostra celebrazione dell’evento più importante mai accaduto su questa terra — l’Espiazione e la risurrezione di Gesù Cristo — includa la riverenza e il rispetto che merita il Signore, ma ci ha anche dato più tempo da passare con i nostri familiari e amici la domenica di Pasqua per poterlo fare.

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Il Salvatore risorto

Queste parole del profeta Joseph Smith aggiungono maggior contesto al significato degli eventi legati alla Pasqua: “I principi fondamentali della nostra religione sono la testimonianza degli Apostoli e dei Profeti riguardo a Gesù Cristo; che Egli morì, fu sepolto, risuscitò il terzo giorno e ascese al cielo; tutte le altre cose inerenti alla nostra religione sono soltanto un complemento di ciò”2.

Io e Lesa abbiamo parlato dei modi in cui la nostra famiglia può fare meglio durante il periodo pasquale. Forse quella che ci siamo posti è una domanda su cui tutti potremmo meditare: come possiamo improntare l’insegnamento e la celebrazione della risurrezione di Gesù Cristo, la storia della Pasqua, con lo stesso equilibrio, pienezza e ricca tradizione religiosa della nascita di Gesù Cristo, la storia del Natale?

Pare che tutti ci stiamo provando. Noto uno sforzo crescente tra i santi degli ultimi giorni verso una Pasqua più incentrata su Cristo. Ciò comprende un maggiore e più attento riconoscimento della Domenica delle Palme e del Venerdì Santo, come viene fatto da alcuni dei nostri cugini cristiani. Potremmo anche adottare tradizioni pasquali appropriate incentrate su Cristo che si trovano nelle culture e nelle pratiche dei paesi di tutto il mondo.

Lo studioso del Nuovo Testamento N. T. Wright ha suggerito: “Dovremmo fare in modo di celebrare la Pasqua in maniere nuove e creative: nell’arte, nella letteratura, nei giochi per bambini, nella poesia, nella musica, nella danza, nelle commemorazioni, nell’uso delle campane, nei concerti speciali. […] Questa è la nostra più grande festa. Togliete il Natale e, in termini biblici, perdete due capitoli all’inizio di Matteo e Luca, nient’altro. Togliete la Pasqua e non avete il Nuovo Testamento; non avete una cristianità.3

Pasqua, la Bibbia e il Libro di Mormon

Consideriamo la Bibbia preziosa per tutto ciò che ci insegna sulla nascita, sul ministero, sulla crocifissione e sulla risurrezione di Gesù Cristo. Non ci sono parole che contengano più speranza e siano di maggiore rilievo eterno per tutta l’umanità delle due pronunciate da un angelo celeste la mattina di Pasqua presso la Tomba del giardino: “È risuscitato”4. Siamo profondamente grati per i passi scritturali del Nuovo Testamento che preservano la storia della Pasqua e del ministero pasquale del Salvatore in Giudea e Galilea.

Mentre io e Lesa continuavamo a meditare e a cercare dei modi per ampliare la nostra celebrazione familiare della Pasqua affinché fosse più incentrata su Cristo, abbiamo discusso di quale parte delle Scritture avremmo potuto introdurre nella nostra famiglia come tradizione di lettura — l’equivalente di Luca 2 per la Pasqua, se vogliamo.

E allora abbiamo avuto questa illuminazione celeste: in aggiunta agli importanti versetti sulla Pasqua del Nuovo Testamento, noi, come santi degli ultimi giorni, siamo investiti di un dono pasquale straordinario! Il dono di una testimonianza speciale, un altro testamento del miracolo della Pasqua che contiene forse i passi scritturali pasquali più splendidi di tutta la cristianità. Mi riferisco ovviamente al Libro di Mormon e, più specificamente, al resoconto di Gesù Cristo che appare agli abitanti del Nuovo Mondo, nella Sua gloria quale essere risorto.

Il profeta Joseph Smith descrisse il Libro di Mormon come “il più giusto di tutti i libri”5; a partire da 3 Nefi 11, esso racconta la magnifica storia della visita del Cristo risorto ai Nefiti, il ministero pasquale del Salvatore. Questi passi scritturali pasquali portano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù Cristo.

In questi capitoli, Cristo chiama dodici discepoli, insegna ciò che aveva insegnato nel Suo Sermone sul Monte, annuncia di aver adempiuto la legge di Mosè e profetizza il raduno di Israele negli ultimi giorni. Guarisce gli ammalati e prega per le persone in modo talmente glorioso che “nessuna lingua può esprimere, né possono essere scritte da nessun uomo, né alcun cuore di uomo può concepire cose così grandi e meravigliose come quelle che noi vedemmo e sentimmo dire da Gesù; e nessuno può concepire la gioia che riempì la nostra anima quando lo sentimmo pregare il Padre per noi”6.

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Gesù Cristo appare ai Nefiti

Questa Pasqua, la nostra famiglia si concentrerà sui primi 17 versetti di 3 Nefi 11, che conoscete bene. Ricordate la grande moltitudine attorno al tempio nel paese di Abbondanza che udì la voce di Dio Padre e vide Gesù Cristo scendere dal cielo per estendere l’invito pasquale più bello:

“Alzatevi e venite avanti verso di me, affinché […] possiate sentire […] le impronte dei chiodi nelle mie mani e nei miei piedi; cosicché possiate sapere che io sono […] il Dio di tutta la terra, e che sono stato ucciso per i peccati del mondo.

E […] la moltitudine avanzò […] ad uno ad uno [e videro] con i loro occhi e [sentirono] con le loro mani […] e ne resero testimonianza, che era [Lui].

E […] gridarono tutti di comune accordo, dicendo:

Osanna! Benedetto sia il nome dell’Altissimo Dio. E caddero ai piedi di Gesù e lo adorarono”7.

Immaginate, i Nefiti al tempio toccarono effettivamente le mani del Signore risorto! Speriamo di rendere questi capitoli di 3 Nefi parte della nostra tradizione pasquale tanto quanto lo è Luca 2 per la nostra tradizione natalizia. In realtà, il Libro di Mormon narra la più grande storia di Pasqua mai raccontata. Non lasciate che sia la più grande storia di Pasqua che non viene mai raccontata.

Vi invito a guardare il Libro di Mormon sotto una nuova luce e a considerare la profonda testimonianza che esso porta della realtà del Cristo risorto, come pure della ricchezza e della profondità della dottrina di Cristo.

Il Libro di Mormon rende testimonianza di Gesù Cristo

Potremmo chiederci: in che modo leggere i passi del Libro di Mormon a Pasqua può benedire in modo significativo la nostra vita e quella dei nostri cari? Più di quanto ci si possa rendere conto. Ogni volta che leggiamo e studiamo il Libro di Mormon possiamo aspettarci risultati straordinari.

Di recente, io e Lesa siamo andati alla camera ardente di una cara amica, una donna di fede la cui vita è stata interrotta dalla malattia. Ci siamo riuniti con la sua famiglia e con i suoi amici intimi, scambiandoci cari ricordi di questa bellissima anima che aveva arricchito la nostra vita.

Mentre conversavo con gli altri a una certa distanza dalla bara, ho notato due bambine in età da Primaria avvicinarsi alla bara e mettersi in punta di piedi — gli occhi che arrivavano appena al bordo — per rendere l’ultimo omaggio alla loro amata zia. Non essendoci nessun altro lì vicino, Lesa le ha raggiunte silenziosamente e si è accovacciata accanto a loro per offrire conforto e insegnamento. Ha chiesto come stavano e se sapevano dove si trovava ora la zia. Hanno espresso la loro tristezza, ma poi queste preziose figlie di Dio, con la sicurezza che riempiva loro gli occhi, hanno detto di sapere che la zia ora era felice e che poteva stare con Gesù.

A quella tenera età hanno trovato pace nel grande piano di felicità e, con il loro fare da bambine, hanno testimoniato della profonda realtà e della semplice bellezza della risurrezione del Salvatore. Lo sapevano nel loro cuore grazie agli insegnamenti premurosi di genitori, familiari e dirigenti della Primaria amorevoli che hanno piantato un seme di fede in Gesù Cristo e nella vita eterna. Sagge oltre i loro anni, queste bambine hanno capito verità che ci giungono tramite il messaggio e il ministero di Pasqua del Salvatore risorto e le parole dei profeti come riportate nel Libro di Mormon.

Ho notato che, quando il presidente Russell M. Nelson regala il Libro di Mormon a qualcuno che non è della nostra fede, compresi i leader mondiali, spesso va a 3 Nefi e legge dell’apparizione del Cristo risorto ai Nefiti. Nel farlo, il profeta vivente sta in sostanza portando testimonianza del Cristo vivente.

Non possiamo stare come testimoni di Gesù Cristo fino a quando non possiamo rendere testimonianza di Lui. Il Libro di Mormon è un altro testimone di Gesù Cristo perché, nelle sue sacre pagine, un profeta dopo l’altro attesta non solo che Cristo sarebbe venuto, ma che Egli è venuto.

Grazie a Lui

Ho in mano una copia della prima edizione del Libro di Mormon. Prenderla in mano mi fa sempre commuovere. Per gran parte della mia vita adulta sono rimasto affascinato, ammaliato e incantato da ciò che il giovane Joseph Smith ha fatto perché questo sacro libro di Scritture fosse tradotto e pubblicato. I miracoli che dovettero avvenire sono sbalorditivi se li si considera.

Questo però non è il motivo per cui questo libro mi commuove. Il motivo è che questo libro, più di qualsiasi altro mai pubblicato su questa terra, rende testimonianza della vita, del ministero, degli insegnamenti, dell’Espiazione e della risurrezione di Gesù Cristo. Miei cari fratelli e sorelle, studiare regolarmente questo libro su Gesù Cristo vi cambierà la vita. Vi aprirà gli occhi a nuove possibilità. Accrescerà la vostra speranza e vi riempirà di carità. Più di ogni altra cosa, svilupperà e rafforzerà la vostra fede in Gesù Cristo e vi benedirà con una conoscenza sicura che Lui e nostro Padre vi conoscono, vi amano e vogliono che troviate la strada per tornare a casa, con la C maiuscola.

Cari fratelli e care sorelle, è giunto il tempo, predetto dai profeti antichi, “in cui la conoscenza di un Salvatore si diffonderà per ogni nazione, stirpe, lingua e popolo”8. Tramite la testimonianza di Gesù Cristo che si trova nel Libro di Mormon, vediamo l’adempimento di questa profezia davanti ai nostri occhi.

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Il Signore Gesù Cristo

Nessun libro fa di più per dimostrare che:

  • Grazie a Gesù Cristo, tutto è cambiato.

  • Grazie a Lui, tutto è migliore.

  • Grazie a Lui, la vita è gestibile, specialmente i momenti dolorosi.

  • Grazie a Lui, tutto è possibile.

La Sua visita quale Salvatore risorto, introdotta da Dio Padre, è un messaggio pasquale gloriosissimo e trionfante. Aiuterà i membri della nostra famiglia a ottenere una testimonianza personale di Gesù Cristo come nostro Salvatore e Redentore, il quale ha spezzato i legami della morte.

Concludo con la mia testimonianza della veridicità del Libro di Mormon e di Gesù Cristo come Figlio del Dio vivente. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.