2019
Tu: un’opera in corso
Settembre 2019


Solo digitale: Giovani adulti

Tu: un’opera in corso

Senti di non essere all’altezza? È arrivato il momento di concederti una pausa.

Senti costantemente di non essere all’altezza? Passi ore cercando di fare qualcosa in maniera perfetta o, peggio ancora, passi ore ad aspettare di iniziare perché credi che i tuoi sforzi non saranno sufficienti? Potresti avere un problema con il perfezionismo.

Un’ultima domanda veloce: il tuo spirito attualmente dimora nel tuo corpo risorto? In tal caso, sentiti libero di ignorare questo articolo, non c’è nulla di importante da leggere per te. Ma se non è così, allora questo messaggio è per te, perché non importa quanto rette siano (o non siano) le tue azioni quotidiane, non importa la media dei tuoi voti, la tua vita familiare o la carriera: se sei ancora sulla terra, allora sei ancora un’opera in corso.

“Senza peccato” contro “completo”

Il presidente Russell M. Nelson una volta ha insegnato una cosa che ha appreso studiando il testo originale greco del Nuovo Testamento insieme alla traduzione inglese. Stava cercando le occorrenze del termine perfetto.

Un versetto che sembra scoraggiare molti è Matteo 5:48: “Voi dunque siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste”. Eppure, in maniera significativa, il testo originale greco non si riferiva all’essere senza peccato o senza errori.

Il presidente Nelson ha insegnato: “In Matteo 5:48 il termine perfetto è la traduzione della parola greca teleios, che significa ‘completo’”1.

Poi il presidente Nelson ha fatto un grande esempio di questa verità: “Subito prima della Sua crocifissione [Gesù Cristo] disse che il terzo giorno sarebbe stato reso perfetto [vedere Luca 13:32]’. Pensateci! Il Signore senza peccato, senza errori, già perfetto secondo le nostre norme terrene, proclamò la Sua condizione di perfezione come se fosse stata ancora nel futuro. La Sua perfezione eterna avrebbe fatto seguito alla Sua resurrezione”2.

I pericoli del perfezionismo

Ciò nonostante, è una tendenza comune mettere da parte il nostro bisogno di aiuto divino e cercare di fare da soli e di vivere senza commettere errori. Quando lo facciamo, inevitabilmente non siamo all’altezza.

Gli studiosi del comportamento descrivono il perfezionismo come “un sentiero veloce e inesorabile che conduce all’infelicità”. Ed è proprio così! Il perfezionismo ci deruba della felicità e della soddisfazione. Ci deruba dell’autostima, fa apparire i nostri sforzi migliori ampiamente insufficienti e può sfinirci nel tentativo di fare più di quanto sia possibile.

L’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato: “La nostra unica speranza per raggiungere la vera perfezione risiede nel riceverla come un dono dal cielo — non possiamo ‘guadagnarla’. Pertanto, la grazia di Cristo non ci offre solo la salvezza dal dolore, dal peccato e dalla morte, ma anche la salvezza dalla nostra continua autocritica”3.

Sii un po’ più gentile verso te stesso

Sei il tuo più acerrimo nemico? Sai come affossare te stesso meglio di quanto sappia fare chiunque altro? Allora smettila! Piuttosto, inizia a invitare nella tua vita quella “grazia di Cristo” per trovare l’aiuto di cui hai bisogno.

In questo mondo decaduto non ci sarà mai carenza di voci pronte a dirti che, in un modo o in un altro, non sei all’altezza. Non hai bisogno di aggiungere te stesso a quell’elenco di critici.

È giunto il momento di essere più indulgente con te stesso. Certo, sforzati di migliorare, ma per favore ricorda il seguente consiglio dato dall’anziano Holland: “Voglio sperare che potremo perseguire un miglioramento personale in un modo che non comprenda l’avere l’ulcera o l’anoressia, il sentirsi depressi o il demolire la propria autostima”4.

Se credi sia più facile a dirsi che a farsi, potresti iniziare facendo un po’ di pratica.

Passo per passo

Alla fine, questa vita è troppo breve per sentirti continuamente nell’errore. Il presidente Nelson lo ha spiegato con parole migliori: “Tutti dobbiamo però ricordare che gli uomini esistono perché possano [provare] la gioia, non [il] senso di colpa]!”5.

Poiché è un lavoro in corso, la tua completa perfezione non giungerà se non nella prossima vita. Nel frattempo, continua semplicemente a fare del tuo meglio. La raggiungerai con l’aiuto del Signore e con i Suoi tempi.

 

         

   

Note

  1. Russell M. Nelson, “Perfezionamento in corso”, La Stella, gennaio 1996, 99.

  2. Russell M. Nelson, “Perfezionamento in corso”, 99.

  3. Jeffrey R. Holland, “Voi dunque siate perfetti, alla fine”, Liahona, novembre 2017, 41.

  4. Jeffrey R. Holland, “Voi dunque siate perfetti, alla fine”, 40.

  5. Russell M. Nelson, “Perfezionamento in corso”, 98.